Metodologie didattiche per alunni ad alto potenziale cognitivo

Le metodologie didattiche da utilizzare in presenza di alunni ad alto potenziale cognitivo sono le seguenti:

  • Compattazione e differenziazione del curriculum scolastico
  • Arricchimento e approfondimento
  • Accelerazione del percorso (verticale o laterale)
  • Differenziazione

Tutte queste metodologie vanno nella direzione dell’apprendimento autoregolato: la più efficace modalità di realizzazione della didattica metacognitiva. Gli studenti vengono aiutati nel processo di riconoscimento delle abilità necessarie allo svolgimento di compiti di apprendimento ed incoraggiati alla scelta ed all’applicazione più produttiva di adeguate strategie operative.

Compattazione

Per evitare che l’alunno si annoi a sentire cose che già sa si può strutturare un’attività di compattazione.
Prima di iniziare un nuovo argomento si può chiedere alla classe se qualcuno conosce già l’argomento e vuole già cimentarsi nella verifica finale. Il voto non verrà considerato né per chi ottiene una prestazione adeguata né per chi non raggiunge gli obiettivi.
Chi invece raggiunge gli obiettivi di apprendimento dell’argomento potrà fare un’attività di estensione del programma.

I passi della compattazione sono:
  1. Stabilire gli obiettivi di apprendimento o gli standard che tutti devono raggiungere
  2. Offrire la possibilità di pre-test volontari per chi crede di aver già imparato oppure costruire un percorso alternativo per coloro che imparano più velocemente
  3. Eliminare ogni esercitazione, pratica, verifica per gli alunni che hanno già una padronanza sui contenuti
  4. Tenere una registrazione fedele delle attività di compattazione
Il compito più difficile per primo

Quando vengono assegnati gli esercizi bisogna indicare quali sono i più difficili.
Qualche alunno può iniziare dagli esercizi più difficili e se riesce a risolverli correttamente diventerà il controllore ufficiale per quella prova (se ha voglia di ricoprire quel ruolo).

Una volta nominato il controllore, chiunque altro finisca i compiti più difficili aspetterà che il controllore verifichi che sia fatto correttamente, in tal caso il controllore porterà il compito all’insegnante. In caso contrario non dovrà correggere il compito e l’alunno dovrà ripartire dagli esercizi più facili.

Gli alunni che hanno fatto le prove più difficili per prime raggiungendo gli obiettivi di apprendimento, possono dedicarsi a ciò che hanno stipulato nel contratto educativo.

Il contratto educativo

Il contratto educativo è un impegno sottoscritto tra insegnante e alunno. L’ alunno che già ha dimostrato di sapere che conosce l’argomento può dedicarsi ad attività alternative mentre l’insegnante spiega agli altri compagni.

Va usato quando l’alunno fa fatica a rispettare le regole e il senso delle regole (seri problemi comportamentali), profilo sfidante, alunni difficile da gestire.

È formato da tre sezioni

  1. Cosa l’alunno sa già dell’argomento
  2. Estensioni (approfondimento)
  3. Condizioni di lavoro (portare a scuola i quaderni, alzare la mano, non sbattere la porta…)

Il senso dello strumento è utilizzare la dolcezza.
“Io ti accolgo con le tue caratteristiche, so che hai già raggiunto questi obiettivi, quindi io per te ho preparato questi arricchimenti perché dall’intervista è emerso cosa vuoi fare”.
“L’insegnante prepara delle attività che ti piacciono e tu rispetti queste regole”.
Lo studente deve firmare, così come il docente. In questo modo i bambini si sentono grandi e importanti (soprattutto se sono piccoli) e vengono aiutati nel processo di maturazione.

Il contratto di apprendimento può essere settimanale, bisettimanale, mensile…

Arricchimento e approfondimento

Arricchimento: Un aumento dell’offerta formativa. Permette allo studente un maggiore accesso a informazioni nuove. Si propone allo studente che apprende più velocemente.
Il docente può creare dei gruppi di ampliamento nel caso in cui ci siano alunni con interessi comuni particolari che possono dunque lavorare insieme

Approfondimento: Estensione di un argomento che è stato presentato. È uno studio più completo degli argomenti trattati nel programma.  Non è un aumento di discipline o di contenuti, ma piuttosto uno sviluppo e approfondimento dei contenuti (lavoro in profondità).

Permette di generare entusiasmo lavorando sugli interessi e suoi punti di forza aumentando il divertimento.
Il piacere aumenta l’impegno e così l’entusiasmo (Modello SEM The Schoolwide Enrichment Model di Renzulli)

  • Enjoyment (divertimento)
  • Engagement (impegno)
  • Enthusiasm  (entusiasmo)

La ricerca dimostra che le 3 E aumentano il Rendimento rispetto ai test di verifica

Le unità di apprendimento sono sviluppate su tre livelli (il primo è il minimo da raggiungere)

  1. Attività di Tipo 1: attività esplorative generali. Lo scopo principale è stimolare negli studenti nuovi interessi che saranno approfonditi negli arricchimenti di tipo 2 e 3.
  2. Attività di Tipo 2: centrato su attività di insegnamento in gruppo, si impegna a promuovere lo sviluppo di competenze, abilità, sentimenti, permette di sviluppare le abilità cognitive e pratiche. La creatività, il pensiero critico, il problem solving, le abilità interpersonali e intrapersonali, le abilità comunicative e metacognitive.
  3. Attività di tipo 3 (per chi raggiunge livello elevato): apprendimento autoregolato. Gli alunni producono conoscenza, applicando un modo creativo quanto conosciuto nell’ambito di un’area di studio e acquisendo una comprensione approfondita.

Arricchimento in ottica inclusiva
Renzulli sostiene che l’alta marea innalza tutte le barche.
Rendere le scuole più stimolanti per tutti gli studenti non solo aumenta le loro competenze ma li aiuta ad individuare e a sviluppare il loro potenziale.

Valutazione dinamica
  • Queste metodologie comportano necessariamente che anche la valutazione degli esiti sia personalizzata.
  • Accertare il possesso di conoscenza per permettere all’alunno di non seguire la lezione in modo canonico e presuppone quindi anche ripensare al gruppo classe (cooperative learning, classi aperte, gruppi di livello oltre ad un uso integrato di strumenti tecnologici.)
  • Proporre di sviluppare i contenuti (learning menu) in profondità e di saperli comunicare
  • Autovalutazione unita alla valutazione insegnante

La valutazione è in itinere e viene monitorata anche dall’alunno

Il voto finale valuta non solo la correttezza nelle risposte ma soprattutto le strategie di ragionamento adottate attraverso una riflessione e giustificazione del processo (diario del pensiero) unita a una valutazione degli aspetti meno accademici quali livello di soddisfazione, partecipazione e coinvolgimento.

La didattica STIMA presuppone che le valutazioni della prova esperta sia anche autovalutata dall’alunno.
L’ autovalutazione stimola la valutazione metacognitiva:
Cosa avresti fatto di diverso? Come pensi di poterlo riproporre?

Accelerazione

L’accelerazione consiste nella possibilità di svolgere alcune ore nella classe di livello successivo per coloro che hanno raggiunto livelli molto avanzati.

Ha due obiettivi:

  • Fornire occasioni di conoscenza e di socializzazione con il gruppo classe per sostenere e promuovere le relazioni in vista di un possibile passaggio successivo
  • Permettere al bambino di svolgere alcune attività utili a esercitarsi in alcune prove in vista del passaggio successivo

L’accelerazione può essere fatta

  • Relativamente al contenuto: l’alunno plusdotato rimane in classe con i compagni ma studia le materie ad un livello più avanzato
  • Relativamente alla classe:
    • Accelerazione parziale: l’alunno viene accelerato solo in alcune materie
    • Accelerazione totale (verticale): salto di classe

Dalla letteratura emerge che entrambe le tipologie hanno effetti positivi sia dal punto di vista affettivo che relazionale se effettuate sulla base di un’analisi della maturità scolastica, sociale ed emotiva del bambino.
Se questi aspetti vengono trascurati invece e si applica questa strategia solo sulla base del QI, della performance scolastica o del livello avanzato di sviluppo sociale, gli esiti possono essere negativi.

Differenziazione

Winebrenner, 2001

“Differenziare è fornire agli studenti attività che permettano reali occasioni di apprendimento”

La differenziazione permette agli insegnanti di trasformare le classi in luoghi in cui è possibile sostenere le potenzialità di tutti gli studenti, tramite compiti sfidanti e contenuti che soddisfino interessi e curiosità epistemiche e supportino nella costruzione delle conoscenze.

La differenziazione permette di aumentare il livello di prontezza dell’alunno aumentando la motivazione perché si lavora sull’ area di interesse. Lavorando sul suo stile di apprendimento aumenta il suo livello di efficacia.

La valutazione degli apprendimenti non avviene attraverso un percorso lineare della conoscenza.
La conoscenza diventa invece un lavoro di creazione che parte da contenuti (un ricordo) che mi consente di arrivare a valutarne il livello di comprensione, applicandolo, analizzandolo e valutandolo.
È piuttosto un percorso circolare che si autoalimenta.

La differenziazione avviene in classi regolari quindi si arriva a rispondere ai bisogni di tutti favorendo dunque l’inclusione.

Come differenziare:
  • Differenziare obiettivi per studenti gifted
  • Incoraggiare e favorire l’apprendimento
  • Arricchire e ampliare il loro apprendimento in modo indipendente
  • Proporre compiti interessanti e sfidanti

Differenziare permette l‘aumento dell’ autostima perchè gli studenti raggiungono obiettivi di apprendimento che pensavano essere fuori dalla loro portata.

La prospettiva di sfida viene alimentata dal piacere dell’apprendere

Gli alunni imparano se:

  • sperimentano fatica e sforzo
  • percepiscono di aver acquisito nuove competenze in nuove abilità
  • diventano perseveranti di fronte alle difficoltà

Learning Menu

L’idea del Learning Menu è che gli studenti possono scegliere da quale attività iniziare e vanno avanti alla successiva attività con la propria velocità.
Il Learning Menu consente di:

  • Adattare le istruzioni in relazione agli stili cognitivi dei singoli studenti
  • Utilizzare estensioni didattiche

Se l’obiettivo è lo sviluppo delle attività sociali gli studenti vengono suddivisi in un gruppo misto, se l’obiettivo è l’arricchimento formativo invece vengono suddivisi in gruppi per livello.

Teniamo conto di interessi e anche delle intelligenze multiple, perchè dal punto di vista pedagogico è utile tenere in considerazione le 9 tipologie per costruire le attività di arricchimento formativo.

Le ricerche più recenti dicono che si impara facendo, facendo cercare, facendo costruire.  

Strumenti di pre-assessment

La prima cosa da fare è un’analisi iniziale (pre-assessment) degli apprendimenti, degli interessi ogni volta che si vuole iniziare una nuova unità didattica. (My way/ interest survey)

Per creare una relazione empatica con gli studenti si possono proporre dei questionari scritti agli studenti per esprimere la preferenza di alcune modalità di apprendimento. In questo modo si gettano le basi per costruire un’alleanza, perchè scoprire quali sono gli interessi è fondamentale per differenziare la didattica.

Prima di iniziare un nuovo argomento si possono utilizzare queste attività per avere un’idea dei livelli e degli interessi:

  • Braistorming
  • Diagramma di Venn (inserendo tre parole iniziali che si intersecano)
  • Tre domande che danno fondamentali informazioni per la differenziazione:
    • cosa pensi di questo argomento
    • Cosa vuoi imparare di questo argomento
    • Come vuoi imparare questo argomento (video, libro, intervistiamo qualcuno…?)

Personalizzazione e didattica inclusiva

La personalizzazione è necessaria per porre l’individuo nella condizione di maturare la propria formazione coerentemente con le proprie aspettative e speranze.
Lo scopo della personalizzazione è trasformare in competenze le potenzialità di ogni essere umano e porre il soggetto in formazione al centro del processo di apprendimento.

Una didattica personalizzata è necessaria perché ogni bambino ha diritto a vedere soddisfatti i propri bisogni.

Metodologie di supporto per l’alunno ad alto potenziale

Ci sono attività che favoriscono queste metodologie:

Apprendimento cooperativo (considerata da numerose ricerche come la metodologia principe): affrontare lo studio disciplinare interagendo in piccoli gruppi in modo collaborativo, responsabile, solidale e ricevendo valutazioni sulla base dei risultati individuali e di gruppo.

Peer to peer: due o più ragazzi coetanei con competenze diverse si aiutano per prendere il meglio l’uno dall’altro. È necessario che i bambini conoscano i propri punti di forza e di debolezza per avere consapevolezza di cosa possono insegnare e ciò che può essere insegnato loro.

Momenti di libera scelta dell’attività didattica: gli allievi collaborano o scelgono singolarmente l’argomento che vogliono esporre davanti alla classe. Permette di esprimere i propri interessi, favorendo lo scambio di idee.

Promuovere l’attività di ascolto: insegnare a gestire i tempi e i contenuti da lui proposti. Rispetto del turno, tenere in considerazione il punto di vista dell’altro, negoziare.

Mantenere la posizione in cui crede: L’alunno deve imparare a motivare le proprie credenze e con lo scambio di ruolo si può stimolare al cambio di punto di vista e ad usare la creatività

Apprendimento attivo: utilizzo di azioni, giochi, immedesimazione e materiale tattile

Capacità di autoriflessione: attraverso la stesura di un diario mensile rielaborare il proprio vissuto emotivo ed altrui

Bibliografia

RENZULLI J., REIS S., The schoolwide enrichment model: A how-to guide for talent development, Naperville (IL), Sourcebooks Inc., 2014

SARTORI L., CINQUE M. Gifted. Conoscere e valorizzare i giovani plusdotati e di talento dentro e fuori la scuola, Roma, Edizioni Scientifiche Ma.Gi. srl, 2019

WINEBRENNER S., Teaching gifted Kids in Today’s Classroom. Strategies and Techniques every teacher can Use, Minneapolis MN, Free Spirit Publishing, 2001.

dott.ssa Vanessa Nerone

Fondatrice e autrice di Gifted Education.it, laureata in Ingegneria Gestionale presso l’Università di Roma Tor Vergata, laureanda in Psicologia Cognitivo Comportamentale. Nel 2023 ha conseguito la specializzazione in Gifted. Didattica e psicopedagogia per gli alunni con alto potenziale cognitivo e plusdotazione presso l’Università LUMSA di Roma con una tesi sulla genitorialità di bambini e ragazzi plusdotati. Si occupa di didattica per la plusdotazione ed organizza corsi ed eventi formativi ed informativi per docenti e genitori sulla plusdotazione.

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