Il QI e la valutazione dell’Intelligenza: le scale Wechsler

La valutazione dell’Intelligenza è un lavoro complesso e dal risultato parziale, che richiede competenza, esperienza, sensibilità, esperienza, doti personali di intuizione, pazienza, e la capacità di instaurare un buon rapporto con l’esaminando da parte dell’esaminatore.
I test danno indicazioni importanti, ma bisogna sempre tenere presente che misurano un limitato numero di parametri e che il loro svolgimento e la loro interpretazione possono essere influenzati da numerosi fattori.
I test che determinano il quoziente intellettivo danno una valutazione delle capacità di ognuno nei diversi linguaggi “misurabili” della nostra mente (intelligenza logica, matematica, spaziale, linguistica memoria…), relativa alla media delle persone della stessa età e nella stessa posizione geografica.
Il QI è dunque una valutazione globale dell’intelligenza, risultante dall’elaborazione di valutazioni parziali e viene individuato tramite test di livello, che sono composti da “giochi” e domande.
I test di livello maggiormente utilizzati sono le Scale Wechsler, che vengono periodicamente aggiornate (sono al momento alla quarta edizione):

  • WAIS-IV: somministrata dai 16 anni in poi
  • WPSSI-IV: somministrata dai 2 anni e 6 mesi fino ai 7 anni e 3 mesi
  • WISC-IV (Wechsler Intelligence Scale for Children): somministrata dai 6 anni ai 16 anni e 11 mesi

Le scale Wechsler sono composte da vari subtest, i cui item sono somministrati in ordine crescente di difficoltà fino a quando l’esaminato non commette un certo numero di errori.

WISC-IV

La WISC-IV è costituita da 15 subtest, di cui 10 fondamentali, e 5 con cui è possibile approfondire o sostituire massimo 2 dei subtest fondamentali. L’elaborazione dei subtest permette di rilevare il QI totale e 4 Indici aggiuntivi:

  • Indice di Comprensione verbale (ICV): attiene alle capacità cognitive che afferiscono al dominio uditivo-verbale ed è una misura della quantità di conoscenze acquisite dall’ambiente culturale circostante. In riferimento alla teoria CHC, l’Indice ICV corrisponde al fattore di “Intelligenza
    cristallizzata” (Gc) definita come ampiezza e profondità delle conoscenze stabilmente acquisite dall’ambiente circostante.
  • Indice di Ragionamento visuo- percettivo (IRP): L’IRP attiene alle capacità cognitive che afferiscono al dominio visuo-percettivo ed è una misura della capacità di raccogliere, organizzare e interpretare dati visivi per risolvere problemi cognitivi anche di tipo complesso. In riferimento alla teoria CHC, l’indice IRP è una misura del fattore di “Elaborazione visuo- percettiva” (Gv), definita come abilità di manipolazione cognitiva su materiale visivo, ed è anche una misura del fattore “Intelligenza fluida” (Gf), definita come capacità di individuare, scegliere e utilizzare i dati disponibili in una determinata situazione e di adattarli flessibilmente per la soluzione del problema.
  • Indice di Memoria di Lavoro (IML): attiene alle capacità cognitive che afferiscono al dominio numericomnemonico ed è una misura sia della memoria a breve termine che della capacità di mantenere operanti dati appena acquisiti mentre si stanno risolvendo altri problemi cognitivi. In riferimento alla teoria CHC, l’indice IML risulta una misura del fattore di “Memoria a breve termine”, (Gsm) definita come abilità ritenere e manipolare entro alcuni secondi informazioni appena recepite per la soluzione di problemi cognitivi.
  • Indice di Velocità di Elaborazione (IVE): attiene alle capacità cognitive che afferiscono al dominio della velocità di esecuzione ed è una misura della capacità di svolgere rapidamente operazioni di discriminazione e confronto fra simboli grafici e di adottare celermente le scelte decisionali richieste. In riferimento alla teoria CHC, l’IVE è principalmente una misura del fattore di
    “Velocità di elaborazione”, (Gs) definito come capacità di eseguire rapidamente compiti cognitivamente semplici e del fattore “Velocità di reazione/decisione” (Gt) definito come il grado di immediatezza delle reazioni/decisioni del soggetto.

Vediamo nel dettaglio le abilità misurate nei diversi subtest:

  • Elaborazione visiva (Gv): abilità di manipolazione cognitiva su materiale visivo
  • Intelligenza cristallizzata (Gc): abilità che deriva dagli apprendimenti dovuti alle esperienze trasmesse dalla cultura di appartenenza, dalla famiglia e dalla scuola.
  • Intelligenza fluida (Gf): capacità di applicare la logica e il ragionamento in situazioni nuove. Legato ad abilità in matematica, all’espressione scritta, poco legato alla capacità di lettura
  • Memoria a breve termine (Gsm): capacità di memorizzare nuove informazioni, immagazzinarle e manipolarle
  • Velocità di elaborazione (Gs): capacità di focalizzare l’attenzione ed essere rapido nel discriminare stimoli e di ordinare le informazioni. Persistenza e capacità di pianificazione, sensibile alla coordinazione motoria e pressione del tempo, e al perfezionismo.

I risultati sono sintetizzati nel QItotale (QIT), nell’Indice di Abilità Generale (IAG, composto da ICV e IRP, non tiene quindi conto della Memoria di lavoro e della Velocità di Elaborazione, indici spesso influenzati dal perfezionismo e l’ansia dei gifted) e l’Indice di Competenza cognitiva (ICC, composto da IML e IVE).

Interpretazione del QI

(Deborah L. Ruf; 5 levels of gifted)

Il Q.I. standard si situa tra 85 e 115
Il Q.I. medio quindi è uguale a 100
< 120 Non ad alto potenziale
LIV.1 120 ≤ QI ≤ 129 Moderatamente Dotato (3-4%)
LIV.2 130 ≤ QI ≤ 135 Molto Dotato
LIV.3 136 ≤ QI ≤ 140 Eccellentemente Dotato
LIV.4 QI>140 Intensamente Dotato
LIV.5 QI>150 Intensamente Dotato in ogni dominio di conoscenza

(Pfeiffer, 2008)

I gifted (QI ≥ 130) rappresentano il 2% della popolazione generale; se consideriamo anche i soggetti ad alto potenziale (QI ≥ 120) rappresentano oltre il 6%.

Il QI da solo non è sufficiente

(Newman, 2008)

Per il riconoscimento di questi soggetti il quoziente intellettivo ha rappresentato il punto di riferimento imprescindibile per la misurazione delle abilità cognitive; tuttavia, oggi è ampiamente condivisa la convinzione che queste rappresentino solo un aspetto delle potenzialità di un soggetto.

Oltre al Q.I. misurato con le Scale Wechsler sono previsti diversi altri test, che esaminano il funzionamento cognitivo e quello emotivo-relazionale.
Il contesto ambientale è fondamentale per lo sviluppo e il mantenimento delle capacità.
Una valutazione completa ed accurata è infatti necessaria per l’individuazione di tutte le peculiarità di un soggetto in età evolutiva.

Approfondimenti da studi

Tramite uno studio effettuato su 90 bambini gifted confrontati con un gruppo di controllo, è emerso che l’Indice in cui si evidenzia una maggiore differenza (27 punti) è l’Indice di Comprensione Verbale ICV, che dimostra una migliore capacità di ragionamento e di bagaglio verbale dei gifted. L’Indice in cui si evidenzia una differenza minima (17 punti) è invece l’Indice di Velocità di Elaborazione (IVE), influenzato dall’atteggiamento di perfezionismo tipico dei soggetti gifted.
In generale è emerso che i soggetti gifted hanno maggiore facilità con compiti di tipo verbale- concettuale

In uno studio effettuato su individui gifted adulti invece è emerso che il punto di forza rispetto al gruppo di controllo è il ragionamento visuo percettivo IRP, legato all’ intelligenza fluida e quindi alla capacità di trovare soluzioni per problemi nuovi.

Lo stesso studio effettuato su soggetti gifted anziani ha evidenziato che il ragionamento visuo percettivo ma anche la velocità di elaborazione sono risultati gli indici di forza. Nella popolazione normodotata Il primo indice che declina con l’età è la velocità di elaborazione (già dai 30-40 anni), poi il visuo percettivo (il ragionamento fluido intorno ai 50 anni)
I punti di forza negli anziani plusdotati sono proprio quelli che fisiologicamente declinano prima nella popolazione normodotata.

Bibliografia

MORMANDO F., Altissimo potenziale intellettivo. Strategie didattico-educative e percorsi di sviluppo dll’infanzia all’età adulta. Erikson, 2022

NEWMAN J.L., Talents are Unlimited. It’s Time to Teach Thinking Skills Again, “Gifted and Child Today”, 1, 2008.

PEZZUTI L., Gifted. Didattica e psicopedagogia per alunni ad alto potenziale cognitivo e plusdotazione, Le scale Wechsler. LUMSA, 2023

PFEIFFER S.I. Handbook of Giftedness in Children. Psychoeducational Theory, Research, and Best Practices, New York, Springer, 2008.

RECINARO L., Gifted. Didattica e psicopedagogia per alunni ad alto potenziale cognitivo e plusdotazione, “WISC”. LUMSA, 2023

RUF D.A., Five levels of Gifted. School Issues and Educational Options, Tucson, Great Potential Press Inc, 2009.

SARTORI L., CINQUE M. Gifted. Conoscere e valorizzare i giovani plusdotati e di talento dentro e fuori la scuola, Roma, Edizioni Scientifiche Ma.Gi. srl, 2019

WECHSLER D., Wechsler intelligence scale for children (4 ed.) WISC-IV, Bloomington (MN), Pearson, 2003.

dott.ssa Vanessa Nerone

Fondatrice e autrice di Gifted Education.it, laureata in Ingegneria Gestionale presso l’Università di Roma Tor Vergata, laureanda in Psicologia Cognitivo Comportamentale. Nel 2023 ha conseguito la specializzazione in Gifted. Didattica e psicopedagogia per gli alunni con alto potenziale cognitivo e plusdotazione presso l’Università LUMSA di Roma con una tesi sulla genitorialità di bambini e ragazzi plusdotati. Si occupa di didattica per la plusdotazione ed organizza corsi ed eventi formativi ed informativi per docenti e genitori sulla plusdotazione.

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