Identificazione degli alunni gifted

ll pregiudizio più comune è che gli studenti gifted siano facilmente riconoscibili nel contesto classe.
In realtà invece la plusdotazione di uno studente non è sempre ovvia: ci sono bambini e ragazzi che non soddisfano i criteri di eccellenza sottesi all’immaginario comune (Webb, 2005) e altri che, tendono a nascondere i loro talenti perché non si sentono a loro agio con la propria giftedness.
Risulta fondamentale quindi informarsi e formarsi in modo adeguato sull’argomento.

Gli insegnanti possono contribuire in modo significativo alla formazione degli studenti gifted valorizzandone o impedendone lo sviluppo del potenziale (Geake e Gross, 2008).

Le credenze e le aspettative circa questi individui sono cruciali per il riconoscimento e l’implementazione di misure educative che rispondano alle loro particolari necessità.

Pregiudizi e falsi miti

  • L’alto potenziale è una garanzia di successo nella vita
  • Bravissimo a scuola e molto studioso
  • Risultati eccellenti in tutto
  • Il bambino ad alto potenziale sviluppa da solo le sue capacità e cresce in modo armonioso
  • Buon comportamento e leader nelle varie situazioni
  • Piccolo genio
  • Si tende a confondere l’efficienza cognitiva con l’efficacia scolastica
  • Si confonde il bambino brillante e precoce con il bambino gifted
  • Si confonde la plusdotazione con il modo in cui viene misurata: il QI non è la giftedness, ma è solo un indicatore che la giftedness possa esistere

Esistono bambini ad alto potenziale apparentemente senza problemi, ma che hanno comunque dei bisogni particolari.
In genere, gli alunni di sesso femminile sono più adattati al contesto ma sviluppano spesso dei problemi in adolescenza. Gli alunni di sesso maschile invece, sono più portati a sviluppare comportamenti disfunzionali.
Altri bambini invece, sono a rischio psicopatologico o arrivano in consultazione che hanno già strutturato dei problemi (sottorendimento scolastico, comportamenti oppositivi, difficoltà relazionali e di adattamento), ed è spesso in questa occasione che i genitori vengono a conoscenza dell’alto potenziale del proprio figlio.

Ci sono bambini che presentano una “doppia eccezionalità”, dove la plusdotazione può essere abbinata ad un disturbo nell’area degli apprendimenti e/o dell’attenzione e/o a problematiche psicologiche

Fattori di rischio

  • L’asincronia dello sviluppo che li caratterizza è uno dei principali fattori di rischio
  • Ipereccitabilità
  • Disregolazione emotiva con reazioni esagerate
  • La differenza con i pari è spesso percepita con disagio, generando bassa autostima e senso di solitudine.
  • Ritiro sociale e ansia
  • Fragilità del Sé e vulnerabilità narcisistica
  • Area nevrotica – Borderline – Psicotica

Indicatori per il riconoscimento dello studente plusdotato

Un ampio corpo di ricerca mostra che tali studenti presentano livelli elevati di funzionamento nell’area cognitiva, affettiva, creativa e che differiscono nel grado in cui esibiscono questi tratti (Clarks, 2012; Johnsen, 2005; Watson,2014).
Le seguenti sono alcune delle caratteristiche comuni di questi studenti:
• Apprendono velocemente e facilmente
• Presentano una capacità di lettura e/o di calcolo superiore alla media per la loro età
• Hanno una buona memoria e trattengono ciò che leggono e sentono
• Hanno abilità linguistiche orali molto avanzate
• Generalizzano facilmente idee e pensieri
• Preferiscono idee complesse a quelle semplici
• Hanno una buona immaginazione e creatività
• Mostrano livelli avanzati di pensiero astratto

Profili dello studente plusdotato

Betts e Neihart (2010) hanno individuato 6 profili, per avere una migliore comprensione delle caratteristiche comportamentali ed emotive degli studenti plusdotati:

  • AP di successo: generalmente apprende con facilità e ha buone prestazioni scolastiche. Ben integrato nel gruppo classe, possiede un’immagine positiva di sé e una buona autostima. Tuttavia può avere paura del fallimento e quindi evitare quelle situazioni di apprendimento sfidanti che lo portano ad un disinvestimento rispetto le attività scolastiche.
  • AP creativo: generalmente mostra una personalità forte, che tuttavia può essere accompagnata da bassi livelli di autocontrollo, atteggiamenti oppositivi e difficoltà a conformarsi alle regole. Possiede alti livelli di creatività e motivazione nel perseguire gli obiettivi di apprendimento.
  • AP sotterraneo: è spesso difficile da individuare perché tende a nascondere e sminuire le proprie competenze. A scuola spesso i risultati non sono in linea con le sue capacità e si può osservare un andamento altalenante. Il rischio è di non riconoscere le potenzialità e i suoi talenti.
  • AP a rischio Prosociale (disaffezione, drop out), Antisociale (devianza, bullismo): può avere comportamenti oppositivi, aggressivi e numerose manifestazioni esternalizzanti. La causa è spesso una difficoltà nella regolazione e modulazione emotiva. A scuola l’andamento è altalenante ed è alto il rischio di abbandono scolastico. Il supporto psicologico e di rete è fondamentale.
  • AP doppiamente eccezionale (DSA, ADHD, autismo, disturbo bipolare): è uno studente che presenta plusdotazione e un disturbo dello sviluppo (Disturbo Specifico di Apprendimento, ADHD ecc..). La principale caratteristica è la discrepanza tra le competenze cognitive e le performance scolastiche. Il rischio è che non venga riconosciuto per il suo potenziale e di conseguenza trattato solo rispetto all’area del disturbo.
  • AP autonomo: Lo studente è solitamente ben inserito nel contesto sociale e instaura relazioni positive. Il rendimento scolastico è costante ma potrebbe non investire nella scuola, impegnandosi in altre attività in cui canalizzare i suoi talenti.

Particolarità degli studenti plusdotati

Caratteristiche specifiche degli studenti ad alto potenziale da tener conto nei percorsi scolastici e di apprendimento:

  • Intensità
  • Sensibilità
  • Idealismo
  • Overeccitabilità
  • Asincronia
  • Perfezionismo

Strumenti di individuazione

A livello internazionale, esistono delle linee guida che vengono solitamente attuate a livello di ogni singolo stato ma vi è una certa libertà da parte delle scuole per quel che riguarda l’inserimento degli studenti gifted nei progetti e nelle attività a loro dedicati.
Molto spesso le scuole si basano sulla performance e sui risultati ottenuti.

Il processo di valutazione di uno studente gifted comprende vari aspetti e mette in campo diverse figure in modo che un approccio multifattoriale consenta di superare i limiti di una visione soggettiva.

Tra i test e le procedure alternative alla misurazione del quoziente intellettivo più spesso utilizzate nei Paesi dove il tema della Plusdotazione è da tempo all’attenzione degli esperti sono
le scale di valutazione della Plusdotazione e del Talento compilate dagli insegnanti.
Queste ultime sono gli strumenti di individuazione maggiormente utilizzati, secondi solo ai test di misurazione del quoziente intellettivo.
Negli anni ne sono stati elaborati moltissimi, ma non tutti hanno dimostrato di possedere solide proprietà psicometriche.

Il processo di valutazione dovrebbe seguire le seguenti fasi:
• Segnalazione da parte dei genitori, insegnanti o dello studente stesso;
• Valutazione da parte dell’insegnante rispetto alle competenze scolastiche dello studente;
• Valutazione da parte dello psicologo esperto nell’ambito della plusdotazione che ne valuti sia il livello cognitivo che le competenze relazionali ed emotive per guidare l’intervento;
• Nel caso in cui lo studente eccella in ambiti non accademici (musica, ambito artistico/ figurativo, arti visive, ambito sportivo, ecc.) la valutazione dovrebbe essere fatta da specialisti dei diversi settori disciplinari.

Bibliografia

BETTS G., NEIHART M., Revisited profiles of the gifted and talented, 2010

GEAKE J.G., High abilities at fluid analogizing. A cognitive neuroscience construct of giftedness, ” Roeper Review”, 30, 2008

MORMANDO F., Altissimo potenziale intellettivo. Strategie didattico-educative e percorsi di sviluppo dll’infanzia all’età adulta. Erikson, 2022

SARTORI L., CINQUE M. Gifted. Conoscere e valorizzare i giovani plusdotati e di talento dentro e fuori la scuola, Roma, Edizioni Scientifiche Ma.Gi. srl, 2019

VENTURINI., Gifted. Didattica e psicopedagogia per alunni ad alto potenziale cognitivo e plusdotazione, “Procedure e strumenti di rilevazione della giftedness in ambito scolastico”. LUMSA, 2023

WEBB J.R., AMEND E.R., WEBB N.E., GOERSS J., BELJAN P., OLENCHAK F.R., Misdiagnosis and dual diagnosis of gifted children and adults. ADHD, bipolar, OCD, Asperger’s, depression, and other disorders, elementary school, “Journal for the Education of the Gifted”, 29, 2005.

dott.ssa Vanessa Nerone

Fondatrice e autrice di Gifted Education.it, laureata in Ingegneria Gestionale presso l’Università di Roma Tor Vergata, laureanda in Psicologia Cognitivo Comportamentale. Nel 2023 ha conseguito la specializzazione in Gifted. Didattica e psicopedagogia per gli alunni con alto potenziale cognitivo e plusdotazione presso l’Università LUMSA di Roma con una tesi sulla genitorialità di bambini e ragazzi plusdotati. Si occupa di didattica per la plusdotazione ed organizza corsi ed eventi formativi ed informativi per docenti e genitori sulla plusdotazione.

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