I talenti non misurabili

Il pensiero creativo, il pensiero intuitivo, le capacità artistiche, musicali, l’empatia, sono talenti che non sono misurabili attraverso i test ma che devono essere rispettati e valorizzati.

I talenti non misurabili sono:

  • Fantasia: inventare immagini mentali diverse dalla realtà nei particolari e/o nell’insieme, che possono anche essere assurde, irrealizzabili praticamente” (Munari)
  • Creatività: è l’uso finalizzato della fantasia, la capacità produttiva dove fantasia e ragione sono collegate. Il risultato che si ottiene è sempre realizzabile praticamente.
  • Pensiero intuitivo: comprendere senza mediazioni concettuali né ponti simbolici.
  • Empatia: sentire dentro di sè, senza inferenze logiche, le emozioni di un altro individuo.

La creatività

Per essere creativi bisogna saper ascoltare il ritmo del mondo senza condizionamenti esterni o interiori

La creatività è una competenza trasversale, influenza il modo di pensare, di percepire, di produrre. Si insinua in ogni manifestazione della personalità e in tutte le aree del sapere.
Ancor più che un modo di pensare, la creatività è un modo di essere, che può esprimersi in ogni linguaggio della mente, nella manifestazione artistica, nella soluzione (sia astratta che concreta o tecnica).
La creatività talvolta può influenzare anche le capacità misurate dai test: a volte i creativi vedono altre soluzioni, adeguate, ma non considerate valide.
La capacità di pensiero creativo può evolvere in creatività se il contesto è favorevole.
E’ necessaria motivazione e disciplina, abitudine al rigore di una preparazione profonda, la precisione, la costanza, la pazienza.
E’ necessario insegnare ai bambini creativi come trasformare un’idea in una realizzazione valida, motivarli e proporre loro diverse esperienza, una vita ricca di stimoli che loro sapranno elaborare in modo originale e personale.
Per un clima favorevole alla creatività sono necessari:

  • Disponibilità e libero accesso a mezzi culturali e tecnici senza discriminazioni
  • Accento sul divenire: la gratificazione immediata non favorisce la creatività, è utile invece la visione del futuro
  • Esposizione a diversi stimoli culturali, anche opposti tra loro
  • Interazione, diretta o indiretta con persone significative
  • Promozione di incentivi: Il riconoscimento motiva, come l’oppressione demotiva.

Frank Williams individua otto principali fattori della creatività:

  • Pensiero fluido: pensare di più, generare molte idee, pensiero veloce;
  • Pensiero flessibile: assumere diversi approcci, cambiare direzione aggirando ostacoli;
  • Pensiero originale: pensare in modi nuovi, risposte insolite, idee astute, produzione mentale che si discosta dall’ovvio;
  • Pensiero elaborativo: abbellire un’idea o renderla più elegante, aggiungere, estendere un ragionamento;
  • Disponibilità al rischio: difendere le proprie idee, operare bene in condizioni complesse, esporsi al fallimento e alle critiche;
  • Complessità: muoversi in idee o problemi intricati, sentirsi sfidati a cercare alternative;
  • Curiosità: aver voglia di indagare e fantasticare, giocare con un’idea, meditare sul mistero delle cose;
  • Immaginazione: visualizzare e costruire immagini mentali, sognare cose che non sono mai accadute, sentire intuitivamente.

Nel 2007 Franco Valentini afferma che sono due i fattori principali della creatività:

  • Curiosità: motivazione, psiche, emotività
  • Esperienza: conoscenza, memoria, personalità

Lo studente intuitivo

L’alunno intuitivo giunge a soluzioni senza conoscere il percorso del suo pensiero. Non ha usato alcun metodo per arrivare al risultato, non sa ripercorrere gli step logici che lo hanno condotto fino a quel punto, quindi non sa spiegarli.

Lo studente creativo

Lo studente creativo dà soluzioni valide e singolari, sa porre domande e fare associazioni originali, propone utilizzi diversi per gli strumenti che conosce. Il suo punto di vista è originale, ha un modo di pensare diverso dagli altri, e per questo è spesso incompreso o considerato bizzarro.

Guilford (1977) individua alcuni tratti che caratterizzano il pensiero creativo dividendoli in

  • tratti dell’intelletto (= fluidità di idee, flessibilità del pensiero, complessità della struttura concettuale, la capacità di staccarsi dall’ovvio e dall’ordinario discostandosi da interpretazioni più tradizionali)
  • tratti della personalità (= capacità di adattarsi a diverse condizioni ambientali)

Il pensiero divergente

Per Guilford la creatività è strattamente correlata al pensiero divergente, cioè al pensiero che produce una grande quantità di soluzioni e di domande da un problema.

Guilford

il pensiero divergente è la capacità di produrre una gamma di possibili soluzioni per un dato problema, in particolare per un problema che non preveda un’unica risposta corretta.

I 4 fattori del pensiero divergente sono:

Fluidità: è la capacità di produrre, in breve tempo, un gran numero di idee, indipendentemente dalla loro qualità, partendo da un determinato stimolo.
Flessibilità: è la capacità di cambiare impostazione, abbandonare uno schema di pensiero per un altro, imboccare direzioni nuove nella soluzione di problemi e produrre più idee in categorie diverse.
Originalità: è la capacità di produrre idee inedite, dal carattere realmente innovativa. E’ l’indice di rarità delle risposte.
Elaborazione: è la capacità di dettagliare un’idea con ricchezza di particolari collegati sensatamente tra loro.

L’espressione artistica

La creatività artistica consiste nel trasformare una sensazione diffusa, vaga, in una poesia, in un dramma, in un’opera d’arte visiva, in musica.

L’espressione artistica non si può misurare. Può essere compresa e stimolata, e anche se non tutti sono in grado di riconoscerla, tutti possono (e devono!) non soffocarla. La valutazione della capacità grafica avviene attraverso l’osservazione della continuità del tratto, lo scanning figura-sfondo, l’uso del colore, ma gli aspetti da considerare sono molti di più. A scuola spesso i bambini non hanno modo di esprimere il proprio dono artistico, imprigionati in schemi esecutivi imposti dagli insegnanti.

L’espressione musicale

La musica impegna tutte le aree del cervello: permette la comunicazione tra l’emisfero destro e sinistro, tra la sfera logica e quella emotiva.
L’ educazione musicale dovrebbe avere un ruolo importantissimo nella vita di ogni studente. Ovviamente, anche in questo campo ci sono individui particolarmente dotati, che vengono individuati per la particolare espressione del canto, della capacità di ascolto e riproduzione di ritmo e melodia.

Bibliografia

GUILFORD J.P. (1977) La creatività. In A. Beaudot (a cura di), La creatività. Ricerche americane, Torino, Loescher.

MORMANDO F., Altissimo potenziale intellettivo. Strategie didattico-educative e percorsi di sviluppo dll’infanzia all’età adulta. Erikson, 2022

dott.ssa Vanessa Nerone

Fondatrice e autrice di Gifted Education.it, laureata in Ingegneria Gestionale presso l’Università di Roma Tor Vergata, laureanda in Psicologia Cognitivo Comportamentale. Nel 2023 ha conseguito la specializzazione in Gifted. Didattica e psicopedagogia per gli alunni con alto potenziale cognitivo e plusdotazione presso l’Università LUMSA di Roma con una tesi sulla genitorialità di bambini e ragazzi plusdotati. Si occupa di didattica per la plusdotazione ed organizza corsi ed eventi formativi ed informativi per docenti e genitori sulla plusdotazione.

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