Difficoltà percepite e genitorialità: Studio sui genitori di bambini e ragazzi plusdotati

Per questa ricerca utile allo svolgimento della tesi per il conseguimento del titolo di studio per il Master: “Gifted. Didattica e psicopedagogia per alunni ad alto potenziale cognitivo e plusdotazione” dell’Università LUMSA di Roma, sono stati intervistati 145 genitori di bambini e ragazzi plusdotati (95,9 % madri e 4,1 % padri, 75,9% dei quali laureati, 24,1% diplomati) nel periodo 05-06/2023. I soggetti, reclutati attraverso i canali social di associazioni specifiche sulla plusdotazione, hanno compilato volontariamente un questionario anonimo tramite la piattaforma Google Forms che ha permesso di acquisire informazioni relative alle caratteristiche dei propri figli e alle difficoltà nella gestione e nella sintonizzazione da loro percepite.


A loro vanno i miei più sentiti ringraziamenti.



Il 73,1% dei bambini coinvolti nell’osservazione di sesso maschile, contro il 26,9% di sesso femminile conferma anche in questo studio la maggiore rilevazione di bambini plusdotati maschi.

Solo il 38,6% dei genitori conosceva la plusdotazione prima della valutazione del proprio figlio, e di questi il 55,2% aveva il sospetto che il proprio figlio fosse plusdotato ancor prima di riceverne conferma dalla valutazione.

Nella seguente tabella sono indicate le caratteristiche di precocità osservate dai genitori:

Dei 145 bambini e ragazzi coinvolti il 64,58% non possiede altre eccezionalità. Il restante 35,42% possiede altre eccezionalità, così suddivise: Asperger 15,28%, DSA 10,42%, ADHD 3%, Disprassia 3,47%, Disturbo d’ansia 2,78%, Disturbo della sfera emozionale 1,39%.

Il 89,78% dei genitori afferma di aver risposto positivamente alla curiosità e alle domande dei propri figli nel periodo dello sviluppo, in particolar modo utilizzando i seguenti supporti:

Il 63,45% di loro afferma di essersi sentito inadeguato o in difficoltà o con un carico troppo alto nella gestione del proprio figlio plusdotato. Il 17,24% afferma di essersi sentito in parte inadeguato. Il restante 19,31% afferma di non essersi mai sentito in difficoltà.

Nella seguente tabella sono elencate le difficoltà evidenziate dai genitori nello specifico:

Il 36,55% dei genitori afferma di avere/ aver avuto difficoltà a sintonizzarsi con il proprio figlio e a comprendere la sua percezione del mondo. Il 22,07% afferma di aver avuto difficoltà solo a volte. Il restante 41,38% afferma di non aver avuto difficoltà sottolineando di avere la stessa percezione del proprio figlio.

Il 76,55% dei genitori afferma che ricevere la conferma della plusdotazione ha permesso loro di capire meglio il proprio figlio ed avere un’idea delle strategie da adottare per il suo benessere. Il 7,59% non ha percepito vantaggi dalla conferma, il 15,86% in parte.

Il 68,3% dei genitori afferma che avere la conferma della plusdotazione del proprio figlio ha cambiato il suo modo di rapportarsi con lui/lei.

Nella seguente tabella è indicato il tipo di supporto che i genitori avrebbero voluto ricevere per essere informati e aiutati nella comprensione e della gestione del proprio figlio plusdotato nella prima infanzia:

Tipo di supporto%
Informazioni e spiegazioni33,7%
Supporto per la plusdotazione13,5%
Supporto scolastico12,4%
Supporto nella gestione delle difficoltà11,2%
Supporto emotivo e psicologico10,1%
Supporto nella scelta e gestione di attività e stimoli3,4%
Supporto nella gestione delle emozioni3,4%
Supporto nella gestione delle caratteristiche neurodivergenti3,4%
Supporto familiare e del partner2,2%
Supporto nell’inclusione scolastica1,1%
Supporto nelle relazioni e integrazione1,1%
Supporto nella ricerca e confronto1,1%
Supporto nella diagnosi precoce1,1%
Supporto multidisciplinare1,1%
Supporto nella gestione dei comportamenti e delle regole1,1%

Nella seguente tabella sono raccolte le espressioni utilizzate dai genitori per descrivere la loro esperienza genitoriale:

Accezione positivaAccezione neutraleAccezione negativa
ArricchenteComplessaFaticosa
AppaganteBizzarraStancante
MeravigliosaMontagne russeImpegnativa
Fantastica Difficile
Stimolante Depauperante
Affascinante Mentalmente impegnativa
Intensa Stressante
Privilegio Deludente
In salita Problematica
Bellissima Complicata
Montagne russe Sfidante
Totalizzante Responsabilità grande
Gratificante Totalizzante
Sorprendente Spaventosa
Scoperta continua Sfiancante
Un onore/ dono Solitaria
Intensa  
Magica  
Emozionante  

Il 42,76% dei genitori afferma che il rendimento scolastico del proprio figlio rispecchia le sue capacità. Il 18,62% che lo rispecchia in parte, il 38,62% afferma che il rendimento scolastico non rispecchia le capacità del proprio figlio.

Nella seguente tabella sono indicate le preoccupazioni dei genitori sul futuro dei figli plusdotati:

Conclusione dello studio

Concentrandoci sullo studio dettagliato delle difficoltà di gestione, di sintonizzazione e delle preoccupazioni per il futuro, emerge chiaramente che i genitori di bambini e ragazzi plusdotati affrontano un’esperienza genitoriale complessa e ricca di sfide.
Solo il 19,3% dei genitori di bambini plusdotati afferma di non avere difficoltà con il proprio figlio e il 41,38% di non avere difficoltà a sintonizzarsi con lui/lei o a comprendere la sua percezione del mondo.

Nell’elaborazione combinata delle risposte, non sono state rilevate differenze significative tra quelle relative ai bambini doppiamente eccezionali rispetto a quelle fornite sui bambini senza ulteriori eccezionalità, né risultati differenti tra genitori con diversi titoli di studio.

Nell’elaborazione invece delle risposte sulle difficoltà riscontrate dai genitori di bambine rispetto a quelle dei genitori di bambini, è stata riscontrata una differenza più significativa, evidenziando che le difficoltà dei genitori di bambini plusdotati di sesso maschile risultano più evidenti. (Vedere allegati)
Il confronto tra i risultati ottenuti tra madri e padri non è significativo per l’esiguo numero di padri che ha partecipato al questionario.
Le preoccupazioni dei genitori per il futuro dei loro figli riguardano principalmente l’emotività e il benessere psicologico, la socializzazione e le relazioni, la realizzazione personale e l’autostima. Anche il rapporto con la scuola e l’apprendimento, la futura realizzazione professionale, il giudizio e l’accettazione sociale, l’equilibrio tra studio e vita personale e l’adattamento all’adolescenza risultano essere fonte di preoccupazione per i genitori.

I genitori utilizzano una vasta gamma di espressioni per descrivere i loro sentimenti nei confronti della loro esperienza genitoriale: alcuni la trovano arricchente, appagante, meravigliosa e stimolante. Sono affascinati dalle capacità e dal potenziale dei loro figli e trovano gratificazione nel fare parte della loro crescita.
Tuttavia, la genitorialità viene anche descritta come complessa, faticosa, difficile e stressante. I genitori affrontano sfide quotidiane, si sentono mentalmente impegnati e talvolta delusi dalle aspettative. Nonostante le difficoltà, però, la loro esperienza è considerata un privilegio e un dono, un’esperienza di scoperta continua e di crescita personale.
È un viaggio che richiede impegno, resilienza e responsabilità, ma che offre anche gratificazione e sorprese lungo il cammino.
I genitori di questi bambini offrono sostegno e stimolo alla curiosità dei propri figli, mettendo a disposizione la propria conoscenza ed essendo presenti per i propri figli proponendo attività e strumenti utili. Spesso sono proprio loro i primi a riconoscere l’unicità e la precocità del proprio figlio, cercando risposte per averne una maggiore consapevolezza.  
La fatica e la mancanza di aiuto e comprensione da parte del mondo esterno però è preponderante e gravosa, un sostegno per le famiglie è fondamentale.

Allegati

dott.ssa Vanessa Nerone

Fondatrice e autrice di Gifted Education.it, laureata in Ingegneria Gestionale presso l’Università di Roma Tor Vergata, laureanda in Psicologia Cognitivo Comportamentale. Nel 2023 ha conseguito la specializzazione in Gifted. Didattica e psicopedagogia per gli alunni con alto potenziale cognitivo e plusdotazione presso l’Università LUMSA di Roma con una tesi sulla genitorialità di bambini e ragazzi plusdotati. Si occupa di didattica per la plusdotazione ed organizza corsi ed eventi formativi ed informativi per docenti e genitori sulla plusdotazione.

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